mercoledì 28 marzo 2012

La valvola di sfogo

Periodo critico, periodo no.
Ogni volta che ne passa uno finisce improvvisamente nel dimenticatoio; e così è ancor più difficile accettarne un altro.


Gli esami.
Ogni volta quasi impossibili e ti maledici per aver optato per i parziali, perché si sa che il primo appello generale è una "cazzata" (ma poi in verità solo in pochi hanno il coraggio di farlo davvero).
Non esci, sai che fuori la vita continua ma è come se il mondo si fermasse, insomma che ci sarà di tanto importante da fare in giro se io non ci sono? Se tutti sono in casa a studiare?


E non c'è nulla che ti allieta, la Tv offre ben poco, Megavideo (non che noi studenti l'abbiamo mai usato eh!) ormai è fuori uso, ci è rimasto Youtube con la sua scarsa collezione di film caricati per le gravi esigenze.
Il tempo sta cambiando, arriva il primo caldo, che so già diventerà insopportabile proprio il giorno in cui avrò la prima lezione della seconda parte di questo semestre, come so già che il climatizzatore del Velodromo non sarà azionato e saremo costretti a soffrire dal caldo e dalla pena.


Ci sono momenti in queste giornate in cui divento davvero irascibile e neanche a farlo apposta proprio in quel preciso istante il mondo vuole entrare in contatto con me. I miei genitori, che sento al massimo tre volte alla settimana, decidono di chiamarmi, i miei amici iniziano a scrivermi incessantemente su WhatsApp facendo suonare ripetutamente l'iPhone - che ha rischiato svariate volte di prendere il volo in questi giorni -, l'inquilina del piano di sopra pensa bene di spostare qualsiasi mobile si trovi davanti - a volte credo si diverti pure - ed i bambini del condominio urlano nel cortile mentre giocano.
A quel punto, dopo aver perso completamente la concentrazione mi abbandono e vado su Facebook ma lì...la mia ira esplode!
Tutti i miei contatti di Facebook che credevo fossero nelle mie stesse condizioni si coalizzano e mi mettono alla prova. Qualcuno è al parco, altri in viaggio, altri ancora sono andati a far serata quella notte ed altri ancora decidono di farmi perdere le staffe scrivendo robe tipo "Oggi non mi va di studiare", "Fanculo i libri", "Non c'è niente di meglio della Tv dopo pranzo!".


In questi casi faccio un bel respiro profondo, chiudo quel dannatissimo social network che mi ha rovinato l'esistenza e penso a mantenere il controllo in quel momento e nel momento certamente futuro in cui le stesse persone mi diranno di aver preso 30 a praticamente tutti gli esami, mentre io...lasciamo perdere!


Non c'è valvola di sfogo che tenga in questo periodo, ma meno male che siam tutti sulla stessa barca!

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