Sono al secondo post ed ho già il classico blocco dello scrittore.
Normale? Non credo.
Ma partendo dal presupposto che non sono una scrittrice allora non me ne preoccupo.
Il fine settimana lo aspetti, lo desideri già dalla domenica della settimana appena conclusa perché il lunedì non c'è "voglia di fare" che tenga. È sempre una tragedia.
Sì, non solo perché il lunedì è il giorno peggiore della settimana per antonomasia, in più, più le settimane passano e più i tempi si accorciano, più fine settimana aspetti e meno tempo ti resta.
Ma allora la domanda davvero fondamentale è: perché sono qui a scrivere quando avrei una pila di pagine e pagine da studiare?
Come ogni giorno anche oggi ho imparato qualcosa.
I legami.
Alcuni durano per sempre, altri per un determinato periodo di tempo non stabilito, altri ancora non lo saranno mai e non per ultimi quelli che lo diventeranno presto. Ma fino a che punto?
Quando arriva il momento di dire basta?
Ma sopratutto, ci riusciremo mai veramente noi donne a non cadere nel banale e ridicolo e salvarci la faccia in tempo?
Perché siamo impulsive, istintive, banali ed anche un po' frivole quando siamo innamorate.
Ma quanto conta davvero l'amore? Che grado di priorità ha nelle nostre vite?
Esistono periodi giusti e sbagliati? O molto più semplicemente non abbiamo voglia di preoccuparci di qualcun altro all'infuori di noi?
Io forse tutte queste domande neanche me le pongo, ho così tanto da fare!
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