Ci risiamo!
Ancora alle prese con i libri.
Dovrei imparare una volta per tutte a gestire il mio tempo, insomma sì fare un programma, prefissarmi degli obiettivi da raggiungere ogni giorno, ma è più forte di me, è praticamente impossibile.
Di fatti il fatto che io sia qui a scrivere rende fortemente l'idea credo!
Queste scadenze inizio ad odiarle.
Tutto è una perdita di tempo, anche cucinare, sì perché essendo una "ragazza fuori sede" non ho mammina che mi cucina tutto, devo pensarci io a me stessa! E buttare la spazzatura, ritirare la posta, andare a fare la spesa, fermarmi a parlare con la vicina anziana bisognosa di compagnia è una grossissima perdita di tempo.
Ma che dovrei fare? Murarmi in casa e non uscire mai più?
Alcuni, anche certi "fuori sede" come me, in questo periodo tornano a casa proprio per queste ragioni, ma io proprio non ce la faccio.
Per me tornare a casa significa dover salutare tutti quelli che conosco, compresa la "commara" di mia zia per intenderci, compresa la signora dell'unica cartolibreria del mio paese che mi conosce da quando frequentavo le scuole elementari e che ogni volta che mi vede mi chiede "Che dice Milano? E quando torni di nuovo? Il fidanzato l'hai trovato?". Poi tutti gli amici, anche quelli che non sento mai solo perché se mai venissero a sapere che sono tornata e non li ho salutati parlerebbero male di me fino a farsi mancare il fiato. Non finirei più.
Perderei più tempo al sud che non qui a Milano.
Allora ok, me ne resto qui, con un caldo che non si vive, con i bambini che non andando più a scuola fanno un chiasso infernale, con gli inquilini del mio palazzo che lasciando la finestra aperta mi permettono di sapere cosa diavolo succede nelle loro case quando a me interessa davvero poco.
Eduardo De Filippo diceva "Gli esami non finiscono mai", sicuro che non studiasse in Bocconi?
In bocca al lupo a tutti!
Ce la faremo anche questa volta.
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