martedì 18 settembre 2012

In Bocconi come in metro

Il terzo anno è iniziato già da un po' ma non avendo ancora accumulato abbastanza sentimenti a riguardo ho preferito non scrivere nulla.

Quest'anno già lo vedo.
Se al primo "tutti amici", al secondo "solo tra privilegiati", il terzo non può essere nient'altro che "neanche per idea".
Ognuno per i fatti propri. 
Penna, foglio e nient'altro.
Sembra quasi di essere in metro. Stesso scompartimento, sguardi sfuggenti ma neanche una parola, facendo finta di non avere nessuno al proprio fianco.

E nonostante le classi siano semivuote per via dei ragazzi in Exchange ed i professori si ostinino a farci mostrare il nome ripetutamente ogni giorno davanti a tutta la classe la situazione comunque non va.

Ma infondo va bene così, le amicizie del primo anno sono rimaste, le abitudini certo sono cambiate ma sicuramente questo farà parte del processo di evoluzione.

Venerdì libero, completamente libero ma una settimana infernale.
Giornate che partono dal mattino alle 8.45 e terminano alle 19.30.
Opzionale, seconda lingua, opzionale in inglese,  lezioni, esercitazioni, ridicole pause pranzo e poi ancora e ancora (ed abbiamo appena iniziato).

Voglio tornare in spiaggia, voglio che mia madre mi rifaccia il letto e mi prepari colazione, pranzo e cena.